Ernesto Bozzano

Nasceu em 9/01/1862, em Gênova, Itália e desencarnou em 24/06/1943, na mesma localidade. Professor da Universidade de Turim, foi, antes de se converter ao Espiritismo, materialista, céptico, positivista.

 

Pesquisador profundo e meticuloso, escreveu mais de trinta e cinco obras, todas de caráter científico. Organizador de estudo experimental, com o valioso concurso de 76 médiuns. Elaborou nove monografias inconclusas. Essa a folha de serviço de um dos mais eruditos pensadores e cientistas italianos. Seu nome: Ernesto Bozzano.

 

Numa época em que o Positivismo empolgava muitas consciências, Bozzano demonstrava-lhe nítida inclinação. Dos postulados positivistas gravitou para uma forma intransigente de materialismo, o que o levou a proclamar mais tarde: Fui um positivista-materialista a tal ponto convencido, que me parecia impossível pudessem existir pessoas cultas, dotadas normalmente de sentido comum, que pudessem crer na existência e sobrevivência da alma.

 

O fato de representantes da Ciência oficial levarem a sério a possibilidade da transmissão de pensamento entre pessoas que vivem em continentes diferentes, a aparição de fantasmas e a existência das chamadas casas mal-assombradas escandalizava Bozzano.

 

Somente após ler diversas outras obras é que Ernesto Bozzano resolveu dedicar-se com afinco e verdadeiro fervor ao estudo aprofundado dos fenômenos espíritas, fazendo-o através das obras de Allan Kardec, Léon Denis, Gabriel Delanne, Paul Gibier, William Crookes, Alexander Aksakof e outros.

 

Como medida inicial para um estudo profundo, Bozzano organizou um grupo experimental, do qual participaram muitos professores da Universidade de Gênova.

 

No decurso de cinco anos consecutivos, graças ao intenso trabalho desenvolvido, esse pequeno grupo propiciou vasto material à imprensa italiana e, ultrapassando as fronteiras, chegou a vários países. Havia-se obtido a realização de quase todos os fenômenos, culminando com a materialização de seis Espíritos, de forma bastante visível, e com a mais rígida comprovação.

 

Dentre as mais de trinta e cinco obras escritas, citamos "A Crise da Morte", A Hipótese Espírita e as teorias Científicas", "Animismo ou Espiritismo", "Comunicações Mediúnicas entre Vivos", "Pensamento e Vontade", "Fenômeno de Transfiguração", "Metapsíquica Humana", "Os Enigmas da Psicometria", "Fenômenos de Talestesia", etc.

 

O seu devotamento ao trabalho fez com que se tornasse, de direito e de fato, um dos mais salientes pesquisadores dos fenômenos espíritas, impondo-se pela projeção do seu nome e pelo acendrado amor que dedicou à causa que havia esposado e que havia defendido com todas as forças de sua convicção inabalável.

 

Um fato novo veio contribuir para robustecer a sua crença no Espiritismo. A desencarnação de sua mãe, em julho de 1912, serviu de ponte para demonstração da sobrevivência da alma. Bozzano realizava nessa época sessões semanais com um reduzido grupo e com a participação de famosa médium. Realizando uma sessão na data em que se dava o transcurso do primeiro ano da desencarnação de sua genitora, a médium escreveu umas palavras num pedaço de papel, as quais, depois de lidas por Bozzano o deixara assombrado. Ali estavam escritos os dois últimos versos do epitáfio que naquele mesmo dia ele havia deixado no túmulo de sua mãe.


 

Nato a Genova il 9 gennaio 1862, quarto di cinque fratelli, in una famiglia benestante, questo studioso di Ricerca Psichica ebbe una parte considerevole nello scenario della cultura parapsicologica sia italiana che internazionale della prima metà del 1900. Fin da bambino Ernesto Bozzano dimostrò notevole interesse per lo studio e fu un vero trauma quando, all' età di quattordici anni, il padre lo costrinse a terminare gli studi e lo obbligò ad intraprendere una carriera a lui non congeniale. Nonostante ciò la passione per lo studio non lo abbandonò ed è in quel periodo che Ernesto Bozzano si dedicò soprattutto a letture di carattere umanistico e filosofico. L'approccio alla filosofia spiritualista fu negativo, si rivolse perciò a quella scientifica, approfondendo il pensiero positivista di cui divenne uno strenuo sostenitore. Con queste basi non poteva che giudicare negativamente la fenomenologia paranormale che cominciava ad essere di moda verso la fine del secolo scorso. La lettura di alcuni articoli apparsi sulla rivista di psicologia Revue Philosophique, a cui era abbonato, lo costrinse, però, a dedicare una certa attenzione al paranormale. Fra questi articoli uno riuscì a vincere le sue resistenze di positivista, dopo un lungo travaglio interiore, e da quel momento, soprattutto dopo la lettura di due opere famose: Phantasms of the Living (I fantasmi dei viventi) di Gurney, Myers e Podmore, e Animisme et Spiritisme (Animismo e Spiritismo) di Alexander Aksakof, cominciò la sua avventura nella Ricerca Psichica.

 

Lunga e fruttuosa è stata la laboriosa attività pubblicistica che lo impegnò nel campo della Ricerca Psichicasia con articoli che con monografie, tradotte in molte lingue. Infatti la credibilità e la serietà del lavoro di Ernesto Bozzano furono riconosciute sia in Italia che all'estero. Fra le numerose riviste italiane ed estere con cui collaborò vi era anche Luce e Ombra, pubblicazione fondata nel 1900, ed interessanti sono i resoconti delle sedute medianiche a cui egli poté partecipare.

 

Innumerevoli sono gli incontri importanti che ebbero luogo durante il corso della vita di Ernesto Bozzano, soprattutto epistolari. Egli tenne corrispondenza con i maggiori ricercatori del paranormale senza mai partecipare personalmente a congressi nazionali e internazionali. Rilevanti furono gli incontri con Miss Maude Bubb e con Gastone De Boni. Ernesto Bozzano instaurò un forte legame con entrambi. Miss Bubb, con cui era entrato in corrispondenza agli inizi degli anni '20, fu una sua valida collaboratrice. Miss Bubb, di famiglia inglese benestante, si era assunta l'onere di inviargli regolarmente le pubblicazioni avvenute in Inghilterra in questo campo di studio. Grazie a questo continuo aggiornamento Ernesto Bozzano poteva conoscere le novità nella Ricerca Psichica. Inoltre, per merito delle traduzioni di Miss Maude gli articoli di Ernesto Bozzano poterono essere pubblicati sulle riviste anglosassoni. Ancora più importante fu l'incontro nel 1929 con Gastone De Boni, con il quale instaurò un vero e proprio sodalizio grazie alle molte affinità che li legavano. Ernesto Bozzano aveva capito che il suo erede spirituale non poteva che essere Gastone De Boni; pertanto destinò a lui la sua ricca Biblioteca, costituita da importanti e fondamentali testi sulla Ricerca Psichica. L'ultimo periodo della sua vita fu molto infelice a causa di problemi economici e di salute. Si spense, all'età di 81 anni, il 24 giugno 1943 nella piena convinzione che tutta la fenomenologia paranormale non è legata alla parte biologica dell'uomo, ma soprattutto alla sua parte psichica (mente, anima, spirito o comunque si voglia intendere).

 

Nonostante il meticoloso lavoro di ricercatore e compilatore lo impegnasse molto, non trascurò la sperimentazione, partecipando ad una serie di sedute medianiche organizzate da un circolo culturale genovese all'epoca molto noto, il Circolo Minerva. Importanti furono le sedute con Eusapia Palladino, ma lo furono molto di più quelle tenute a Millesimo, vicino a Savona, in casa del marchese Centurione Scotto, dove si verificava il fenomeno della voce diretta. Ernesto Bozzano nella sua qualità di direttore delle sedute scrisse in merito a questi fenomeni dettagliate relazioni sulla rivista Luce e Ombra, che furono poi raccolte in un libro. Alla morte di Ernesto Bozzano Gastone De Boni venne in possesso di una ricca raccolta documentaria che ampliò ed aggiornò. È merito di Gastone De Boni se la Biblioteca ha potuto conservarsi fino ad oggi e raggiungere le dimensioni odierne. Ed è ancora grazie a lui che diverse opere monografiche di Ernesto Bozzano sono state pubblicate, molte delle quali sconosciute al pubblico italiano.


© Federação Espírita do Paraná - 20/11/2014